Lo scorso 22 dicembre 2023 il GSE ha pubblicato – ai sensi dell’art. 42 del D.Lgs. 28/2011 – l’atteso Regolamento avente ad oggetto “la classificazione delle violazioni” e “la definizione delle percentuali di decurtazione applicabili nell’ambito dell’attività di controllo su impianti di produzione di energia alimentati da fonti rinnovabili”.
Il nuovo Regolamento, nella cornice e vigenza del c.d. “decreto controlli” (DM 31 gennaio 2014), dà attuazione al disposto del comma 3 dell’art. 42 del D.Lgs. 28/2011, secondo cui la sanzione della decadenza dagli incentivi va limitata alle fattispecie connotate da maggiore gravità e, al contempo, per gli altri casi, prescrive di prevedere un sistema che dia luogo ad una decurtazione dell’incentivo commisurato alla rilevanza della violazione.
Dando piena attuazione alla norma prima richiamata, quindi, il Regolamento si inquadra nel contesto di ancora maggior favore per le rinnovabili, conformemente agli orientamenti politici e giurisprudenziali più recenti.
A tal fine, all’Allegato 1 del Regolamento in parola, sono indicate le ipotesi di violazioni che, una volta accertate, danno luogo alla decadenza dagli incentivi con il recupero integrale delle somme già erogate.
L’Allegato 2 contiene invece l’elencazione di ipotesi di violazione connotate da minore gravità che, non comportando la decadenza dagli incentivi, ne determinano comunque la decurtazione, con il recupero delle somme percepite in eccesso, anche tramite compensazione fino a concorrenza delle somme dovute.
È inoltre previsto che la decurtazione sia dimezzata qualora, pur non essendo ancora stati realizzati controlli, il soggetto responsabile segnali spontaneamente al GSE le violazioni, con tale azione determinando altresì acquiescenza al conseguente provvedimento sanzionatorio del GSE, nonché rinuncia all’azione giudiziale.
Si vede come, soprattutto nelle previsioni da ultimo ricordate, il Regolamento adotti un approccio creativo e peculiare, su cui varrà la pena riflettere ulteriormente, anche alla luce degli sviluppi applicativi.
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Questa nota è stata redatta da Samuele Fiorini e Massimo Colicchia. Per maggiori informazioni o chiarimenti sui temi trattati in questo articolo si prega contattare l’Avv. Massimo Colicchia:
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