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Commissione Europea: via libera al decreto sulle CER.

La Commissione ha approvato il regime previsto dal decreto ministeriale di incentivazione delle comunità energetiche e dell’autoconsumo, il cui testo era stato notificato già nel mese di febbraio 2023, ritenendolo conforme alle norme dell’Unione in materia di aiuti di Stato.

Il decreto si compone di due misure: una tariffa incentivante sull’energia rinnovabile prodotta e condivisa e un contributo a fondo perduto. 

Le tariffe incentivanti sono rivolte a Comunità energetiche rinnovabili o sistemi di autoconsumo collettivi e sistemi di autoconsumo individuali a distanza per impianti di produzione da FER di potenza non superiore a 1 MW. Tali tariffe saranno composte da una parte fissa e da una parte variabile. La parte fissa varia in funzione della taglia dell’impianto, la parte variabile in funzione del prezzo di mercato dell’energia. L’incentivo aumenta al diminuire della potenza degli impianti e al diminuire del prezzo di mercato dell’energia. Per questa misura sono previsti 3,5 mld €, da finanziare tramite un prelievo sulle bollette dell’elettricità di tutti i consumatori. 

Il meccanismo dei contributi a fondo perduto si applicherà a Cer e a sistemi di autoconsumo collettivo realizzati nei comuni sotto i 5.000 abitanti. Potrà coprire fino al 40% dei costi ammissibili in relazione all’investimento effettuato per realizzare un nuovo impianto o per potenziarne uno esistente. Questa misura è finanziata dal PNRR per un importo complessivo di 2,2 miliardi, con l’obiettivo di realizzare una potenza complessiva di almeno 2 Gigawatt. Il contributo a fondo perduto potrà essere cumulato con la tariffa incentivante entro limiti definiti e si applicherà fino al 30 giugno 2026.

Come rilevato dalla Commissione, il regime previsto dal testo del Decreto:

  • favorisce lo sviluppo di talune attività economiche, in particolare la produzione di energia rinnovabile;
  • costituisce una misura necessaria e adeguata affinché l’Italia consegua gli obiettivi ambientali europei e nazionali, nonché proporzionata, in quanto è limitata al minimo necessario;
  • ha un effetto di incentivazione, in quanto gli impianti di energia rinnovabile sovvenzionati non sarebbero finanziariamente sostenibili senza il sostegno pubblico.

Bruxelles ha dunque giudicato la misura compatibile con il mercato interno, ritenendo che gli effetti positivi della stessa sull’ambiente – in linea con il Green Deal Europeo – superino gli effetti negativi in termini di distorsioni della concorrenza.

In attesa della pubblicazione del Decreto CER si rimanda alla sintesi disponibile sul sito del MaSE 

Autori di questa nota sono l’avv. Claudia Sarrocco e l’avv. Maria Consolata Bianchini. 

Per maggiori informazioni o chiarimenti sui temi trattati in questo articolo si prega di contattare l’avv. Claudia Sarrocco: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

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